Il Pisa ripiomba in
cadetteria dopo una stagione
che lo aveva visti
protagonista in coppa Italia
e sterile in campionato. Per
l'ennesimo tentativo (ancora
una volta riuscito) da parte
di Romeo di portare la
squadra di nuovo in serie A
il team è affidato a Luca
Giannini, confermato e
definito dal Presidentissimo
"acqua e sapone come
piacciono a me". Confermati
i giocatori più importanti
come Been, Boccafresca,
Cavallo, Cuoghi, Dolcetti,
Fiorentini, Incocciati,
Lucarelli e Piovanelli Romeo
porta a Pisa gente di sicuro
valore: Tra i pali viene
ingaggiato Luigi Simoni dal
Cosenza, che sarà una
sicurezza in tutta la
stagione; poi Giuseppe
Argentesi dal Brescia,
quindi Alessandro Calori
(con una luminosa carriera
davanti) dal Montevarchi, e
ancora Bosco dalla
Fiorentina e Neri dal
Napoli; questi gli acquisti
più importanti. La squadra è
un tritasassi per tutto il
campionato. Campione di
inverno e poi promossa al
secondo posto con un mese di
anticipo vanta una coppia
gol da trenta reti. I
protagonisti sono Incocciati
(12 reti) e Piovanelli (18,
record di reti in una
stagione con la maglia del
Pisa). I risultati parlano
chiaro, tra le vittorie
spiccano il 3 a 0
all'esordio col Monza, un
altro 3 a 0 ad Avellino, un
4 a 1 a Brescia, un altro 4
a 1 a Cosenza, e infine un
altro 4 a 1 col Pescara. Sul
finire di stagione il Pisa
ha poi una flessione di
risultati pareggiando le
ultime cinque partite del
campionato. Qualche maligno
dagli spalti si permetterà
di fischiare la squadra
provocando le ire del
presidente che minaccerà
addirittura le dimissioni
(chiaramente ritirate). Per
Romeo è la quinta
promozione, la quarta in
serie A, incredibilmente
l'ultima della sua gestione.
Ecco le presenze e le reti
della squadra:
PISA |
NOME GIOCATORE |
PRES. |
RETI |
Adamoli |
1 |
0 |
Argentesi |
34 |
0 |
Been |
32 |
3 |
Boccafresca |
24 |
0 |
Bosco |
24 |
2 |
Calori |
37 |
0 |
Cavallo |
37 |
0 |
Cristallini |
3 |
0 |
Cuoghi |
36 |
6 |
Dianda |
9 |
0 |
Dolcetti |
33 |
1 |
Fiorentini |
23 |
2 |
Incocciati |
36 |
12 |
Lazzarini |
1 |
0 |
Lucarelli |
34 |
0 |
Martini |
1 |
0 |
Moretti |
17 |
0 |
Neri |
31 |
4 |
Piovanelli |
36 |
18 |
Simoni |
37 |
0 |
Allenatore: Luca
Giannini |
Ecco la
classifica finale di questo
campionato:
SERIE B 1989/90
(blu=spromosse,
rosso=retrocesse) |
1 |
TORINO |
53 |
2 |
PISA |
51 |
3 |
CAGLIARI |
47 |
4 |
PARMA |
46 |
5 |
ANCONA |
43 |
6 |
REGGINA |
42 |
7 |
REGGIANA |
40 |
8 |
FOGGIA |
39 |
9 |
PESCARA |
39 |
10 |
BRESCIA |
37 |
11 |
PADOVA |
37 |
12 |
AVELLINO |
35 |
13 |
TRIESTINA |
35 |
14 |
COSENZA* |
34 |
15 |
BARLETTA* |
34 |
16 |
MESSINA |
34 |
17 |
MONZA** |
34 |
18 |
LICATA |
28 |
19 |
COMO |
27 |
20 |
CATANZARO |
25 |
* Salvi in base alla
classifica avulsa.
** Retrocesso dopo
spareggio con Messina.
PISOR..NO:
PROPOSTA INDECENTE
Durante
questa stagione non furono
solo i fischi dell'ultima
giornata a tenere banco. Tra
la tifoseria e Anconetani si
vissero un po' di "attriti"
per una manovra che per gli
Ultras fu impopolare e
irrispettosa. Romeo voleva
fondere il Pisa con il
Livorno creando una società
di nome PISORNO con un
bacino di utenza enorme e
che avrebbe, a detta del
Presidentissimo, potuto
anche concorrere per
traguardi molto importanti.
La nuova squadra avrebbe
giocato a metà strada tra le
due città ma in territorio
pisano con un progetto per
costruire un nuovo stadio
veramente innovativo: una
struttura da 40000 posti con
ristorante, centro
commerciale e varie attività
per il tempo libero. Il
presidente era convinto che
la sua potesse essere una
idea vincente e nella
stagione 91-92, per una
polemica con il comune per
l'illuminazione dell'Arena,
decise di far disputare una
gara di coppa Italia
all'Armando Picchi di
Livorno. Furono solo 3000 i
tifosi che videro la partita
con i livornesi che
cercavano di forzare le
cancellate e tiravano
sassate. Questo episodio in
qualche modo segnò la fine
del progetto Pisorno.
uno
striscione anti-Pisorno e
uno "celebrativo" della
retrocessione dei livornesi